Interventi per patologia erniaria
Con il termina “ernia” si intende la fuoriuscita di un viscere (o parte di esso) dalla sede naturale in cui normalmente è contenuto.
Nello specifico, con “ernia inguinale” si indica la fuoriuscita di un viscere, dalla cavità (porta erniaria) localizzata nella regione inguinale. Questo tipo di patologia può comparire sia da un solo lato, sia bilateralmente, colpendo prevalentemente gli uomini. Solitamente si manifesta negli adulti di mezza età, ma può presentarsi anche in bambini e anziani.
Cause
Le cause principali che possono provocare l’insorgenza di un’ernia inguinale sono:
- sollevamento di pesi eccessivi
- gravidanza
- debolezza della parete addominale
- sforzo fisico eccessivo
- forte tosse
Sintomi
I sintomi dell’ernia inguinale variano a seconda del paziente, che può avere una manifestazione:
- asintomatica: assenza di particolari disturbi
- sintomatica: presenza di dolore o fastidio, sensazione di bruciore, ematoma
in entrambi i casi, la patologia si presenta attraverso un rigonfiamento nella regione inguinale che, se non operato, progressivamente cresce.
Diagnosi
L’ernia inguinale è una patologia diagnosticata attraverso visita medica, durante la quale lo specialista chiederà al paziente di assumere una posizione eretta, così da consentire al sacco erniario di emergere dalla pelle e occupare il canale inguinale. In questo modo il medico potrà osservare e palpare la protuberanza emersa, valutandone l’entità.
Trattamento
La formazione di un’ernia non può nel tempo regredire, per questo motivo, l’unica soluzione per curarla è l’intervento chirurgico.
L’operazione, generalmente, si svolge in day hospital, con anestesia locale o sedazione, attraverso il re-inserimento del viscere fuoriuscito nella cavità naturale, e l’applicazione di una piccola rete in materiale biocompatibile, a scopo contenitivo e di sostegno.